 1 Attrezzi indispensabili: cacciavite a croce, cacciavite torx, pasta termoconduttiva. |
 2 Ecco il "mostro": scheda video nVidia GTX690. Due processori tra loro in SLI, 4GB di ram. |
 3 La stessa scheda vista dal lato saldature. |
 4 Non resta che iniziare a rimuovere le viti di fissaggio del dissipatore standard. |
 5 Particolare: una delle viti che fissano elasticamente il dissipatore, nella zona GPU. |
 6 Da non dimenticare: le due viti sul pannellino dei connettori. |
 7 Altro particolare da non dimenticare: i connettori della ventola e dei led "scenografici" che illuminano le scritte e il bordo di plexiglass trasparente. |
 8 Ed ecco il dissipatore separato dalla scheda, ancora "sporco" della pasta e dei gommini termoconduttivi originali. |
 9 La scheda dal lato componenti, ripulita dai vari residui termoconduttivi. |
 10 Ora sono stati applicati i nuovi gommini termoconduttivi. Due spessori diversi per quelli grigi e quelli azzurri. |
 11 Ultimo tocco: la pasta termoconduttiva sui due processori. |
 12 Il waterblock prima del montaggio. Si noti la "testata" filettata con la predisposizione per la connessione ai tubi in diverse posizioni. |
 13 Il waterblock dal lato rame. Si notino le isole di spessore diverso per avvicinare al meglio i componenti di diverse altezze. Un bel blocco di rame, dal peso di ben 1.35 kg. |
 14 Il waterblock è ora applicato alla scheda video. |
 15 Le schede video montate. Sono ben due, in SLI tra loro, per un totale di 4 processori e 8GB di ram. |
 16 Particolare: il flusso d'acqua arriva dal basso (dal "radiatore 3") tramite il tubo che entra orizzontalmente nella scheda video inferiore. Fuoriesce da questa prima scheda attraverso il raccordo telescopico (il tubetto nero verticale che assomiglia ad un cannocchiale) che la collega direttamente alla seconda scheda. Da questa fuoriesce per entrare subito dopo nel waterblock del processore. I tre oggetti da dissipare sono così serviti, in rapida successione. |